Il cantautore genovese Ivano Fossati nella canzone " Pane e coraggio " tratta il dramma degli immigrati sbarcati sulle coste italiane.
Riconosci le voce verbali e trascrivile sul tuo quaderno indicando la coniugazione di appartenenza, il modo ( indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio e gerundio ), il tempo, la persona ( 1^, 2 ^ o 3^ ) e il numero ( singolare/plurale ).
Proprio sul filo della frontiera il commissario ci fa fermare, su quella barca troppo piena non ci potrà più rimandare, su quella barca troppo piena non ci possiamo ritornare.
E sì che l'Italia sembrava un sogno steso per lungo ad asciugare, sembrava una donna fin troppo bella che stesse lì per farsi amare, sembrava a tutti fin troppo bello che stesse lì a farsi toccare.
E noi cambiavamo molto in fretta il nostro sogno in illusione, incoraggiati dalla bellezza vista per televisione, disorientati dalla miseria e da un po' di televisione.
Pane e coraggio ci vogliono ancora che questo mondo non è cambiato, pane e coraggio ci vogliono ancora sembra che il tempo non sia passato, pane e coraggio commissario che c'hai il cappello per comandare, pane e fortuna moglie mia che reggi l'ombrello per riparare.
Per riparare questi figli dalle ondate del buio mare e le figlie dagli sguardi che dovranno sopportare e le figlie dagli oltraggi che dovranno sopportare.
Nina, ci vogliono scarpe buone e gambe belle, Lucia. Nina, ci vogliono scarpe buone, pane e fortuna e così sia, ma soprattutto ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole.
Proprio sul filo della frontiera commissario ci fai fermare ma su quella barca troppo piena non ci potrai più rimandare su quella barca troppo piena non ci potremo mai più ritornare.
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