Mi faccio il libro

Mi faccio il libro

sabato 26 ottobre 2013

Il pizzaiolo attivo e la pizza passiva ( lezione di martedì 5 novembre )



Quali azioni compie un pizzaiolo per preparare una pizza?

1 Il pizzaiolo prepara l’impasto costituito da farina, acqua e lievito.
2 Mescola i tre ingredienti.
3 Fa lievitare l’impasto per due ore.
4 Unge una teglia.
5 Stende l’impasto nella teglia.
6 Inforna la pizza nel forno.
7 Serve la pizza ai clienti.

Quali azioni subisce la pizza?

1 L’impasto costituito da farina, acqua e lievito viene preparato dal pizzaiolo.
2 I tre ingredienti vengono mescolati ( dal pizzaiolo ).
3 L’impasto viene fatto lievitare per due ore.
4 Una teglia viene unta.
5 L’impasto viene steso nella teglia.
6 La pizza nel forno viene infornata.
7 La pizza viene servita ai clienti.

I verbi che indicano le azioni compiute dal pizzaiolo sono detti ATTIVI, mentre quelli che esprimono le azioni subite dalla pizza sono PASSIVI.




giovedì 24 ottobre 2013

Verbi transitivi e intransitivi ( lezione del 25 ottobre )







Mentre siamo per strada, vediamo da lontano il nostro amico Marco che compie una serie di azioni. Cerchiamo di capire quando qualcuno o qualcosa subisce le sue azioni oppure quando queste si esauriscono in sé.


1 Marco passeggia. ( l’azione si esaurisce in sé )
2 Marco entra in una gelateria. ( l’azione si esaurisce in sé )
3 Marco mangia un gelato. ( l’azione ricade su qualcuno o qualcosa )
4 Marco getta la coppa del gelato nel cestino. ( l’azione ricade su qualcuno o qualcosa )
5 Marco esce dalla gelateria. ( l’azione si esaurisce in sé )
6 Marco passeggia di nuovo. ( l’azione si esaurisce in sé )

I verbi che indicano un’azione che ricade su qualcuno o qualcosa sono detti transitivi, mentre quelli che indicano un’azione che si esaurisce in sé sono detti intransitivi.
In caso di dubbio basta ricordare che i verbi transitivi sono seguiti dal complemento oggetto ( chi ? Che cosa? ), mentre quelli intransitivi mai.
Marco mangia – che cosa? – un gelato.
Marco entra – dove? – in una gelateria.

Consideriamo queste due frasi:
Ho finito il compito per domani / La lezione è finita alle 11. Che cosa notiamo rispetto al verbo finire?
Nel primo caso è usato come transitivo, nel secondo caso come intransitivo.


giovedì 10 ottobre 2013

Ancora sui modi e tempi verbali ( lezione dell'11 ottobre )



Riconosci le voce verbali e trascrivile sul tuo quaderno indicando la coniugazione di appartenenza, il modo ( indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio e gerundio ), il tempo, la persona ( 1^, 2 ^ o 3^ ) e il numero ( singolare/plurale ). Sottolinea con il colore rosso i verbi ausiliari, con il verde i servili e con il giallo i fraseologici.  

Una precisazione: verbi ausiliari, servili e fraseologici ( lezione dell'11 ottobre ).




Riprendiamo le seguenti frasi del testo della canzone di Ivano Fossati e sottolineiamo i verbi che abbiamo già riconosciuto nella lezione precedente.


Proprio sul filo della frontiera il commissario ci fa fermare, su quella barca troppo piena non ci potrà più rimandare, su quella barca troppo piena non ci possiamo ritornare. ….

Pane e coraggio ci vogliono ancora che questo mondo non è cambiato, pane e coraggio ci vogliono ancora, sembra che il tempo non sia passato, pane e coraggio commissario che c'hai il cappello per comandare, pane e fortuna moglie mia che reggi l'ombrello per riparare


Come sono raggruppate le voci verbali?

In alcuni casi c’è un solo verbo, in altri due verbi vicini, l’uno precede e accompagna l’altro.
“Fa” nell'espressione “fa fermare” è un verbo fraseologico.
“ Possiamo” in  “possiamo ritornare”  è un verbo servile.

“È” in “è cambiato”  è un verbo ausiliare.

Essere, avere e venire ( solo per la forma passiva ) sono verbi ausiliari perché aiutano tutti gli altri verbi a formare i tempi composti. Ovviamente possiamo trovarli anche da soli con un significato proprio: Luca è uno studente che ha una media alta.
Dovere, potere, volere e sapere sono detti servili perché accompagnano un altro verbo all’infinito presente.

Fare, lasciare, stare per, accingersi a, cominciare a, mettersi a, continuare a e finire di, seguiti da un infinito presente, sono verbi fraseologici. Anche stare e andare seguiti da un gerundio sono verbi fraseologici ( sta giocando a calcio da un’ora, va dicendo certe sciocchezze ).

Come si procede nell'analisi grammaticale delle suddette voci verbali?
Fa fermare: vanno analizzate separatamente, quindi il presente indicativo del verbo fare e l’infinito presente di fermare.

Possiamo ritornare: analizzate come il presente indicativo del verbo potere e l’infinito presente di ritornare.

E’ cambiato: considerate come un’unica voce verbale.


venerdì 4 ottobre 2013

Modi e tempi verbali ( lezione dell'8 ottobre )

Il cantautore genovese Ivano Fossati nella canzone " Pane e coraggio " tratta il dramma degli immigrati sbarcati sulle coste italiane. 

Riconosci le voce verbali e trascrivile sul tuo quaderno indicando la coniugazione di appartenenza, il modo ( indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo, infinito, participio e gerundio ), il tempo, la persona ( 1^, 2 ^ o 3^ ) e il numero ( singolare/plurale ).



Proprio sul filo della frontiera il commissario ci fa fermare, su quella barca troppo piena non ci potrà più rimandare, su quella barca troppo piena non ci possiamo ritornare. 

E sì che l'Italia sembrava un sogno steso per lungo ad asciugare, sembrava una donna fin troppo bella che stesse lì per farsi amare, sembrava a tutti fin troppo bello che stesse lì a farsi toccare. 

E noi cambiavamo molto in fretta il nostro sogno in illusione, incoraggiati dalla bellezza vista per televisione, disorientati dalla miseria e da un po' di televisione. 

Pane e coraggio ci vogliono ancora che questo mondo non è cambiato, pane e coraggio ci vogliono ancora sembra che il tempo non sia passato, pane e coraggio commissario che c'hai il cappello per comandare, pane e fortuna moglie mia che reggi l'ombrello per riparare. 

Per riparare questi figli dalle ondate del buio mare e le figlie dagli sguardi che dovranno sopportare e le figlie dagli oltraggi che dovranno sopportare. 

Nina, ci vogliono scarpe buone e gambe belle, Lucia. Nina, ci vogliono scarpe buone, pane e fortuna e così sia, ma soprattutto ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia ad un'altra che non ci vuole. 

Proprio sul filo della frontiera commissario ci fai fermare ma su quella barca troppo piena non ci potrai più rimandare su quella barca troppo piena non ci potremo mai più ritornare.

Il verbo ( lezione del 4 ottobre )

Quali sono i verbi in queste tre frasi? Quale indica un modo di essere, quale un avvenimento e quale un'azione?

1 Domani mangeremo una pizza a Firenze. ( azione )
2 Sono contento per la tua vittoria. ( modo di essere )
3 Un tronco è caduto sulla sua automobile.  ( avvenimento )

Perché cambia la voce del verbo cantare? Quale parte viene modificata?

4 Ieri cantavo sotto la doccia.
5 Domani canterò durante una festa.

Sul vocabolario quale voce trovo? Cantare, ossia l'infinito presente.

Radice + desinenza ( indica la persona e il numero, il tempo e il modo ). 

Definizione: un verbo è una parte variabile del discorso che indica un'azione, un avvenimento e un modo di essere di una persona, di un animale o di una cosa nel tempo passato, presente e futuro.

Nelle prossime lezioni riconosceremo altri aspetti del verbo giungendo ad una sua analisi completa:

voce del verbo ….., transitivo/intransitivo, forma attiva/passiva/ riflessiva, 1/2/3 coniugazione, tempo …. , modo …... , ….persona, singolare/plurale.