Leggiamo la famosissima favola “ Il lupo e l’agnello “
scritta dall’autore latino Fedro.
Proviamo a sottolineare i verbi in questo
modo: con il colore rosso quelli che indicano un’azione, un avvenimento e un
modo di essere al presente, con il blu quelli al passato e con il nero quelli
al futuro.
Un lupo ed un agnello, spinti dalla sete, erano giunti allo
stesso ruscello. Più in alto si fermò il lupo, molto più in basso si mise
l'agnello.
Allora quel furfante, spinto dalla sua sfrenata golosità,
cercò un pretesto di litigio.
" Perché ", disse, " intorbidi l'acqua che sto
bevendo? "
Pieno di timore l'agnello rispose:
"Scusa, come posso fare ciò che tu mi rimproveri? Io
bevo l'acqua che passa prima da te".
E il lupo, sconfitto dall'evidenza del fatto, disse:
" Sei mesi fa hai parlato male di me ".
E l'agnello ribatté:
" Ma se non ero ancora nato! "
“ Hai ragione, fu tuo padre a parlar male di me “ disse il
lupo.
E subito gli saltò
addosso e lo sbranò fino a ucciderlo ingiustamente.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli
innocenti con falsi pretesti.
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