In base alle intenzioni comunicative e allo scopo di chi scrive, una proposizione principale può essere enunciativa, interrogativa, esclamativa, volitiva, desiderativa e incidentale.
1 Le enunciative narrano un fatto, espongono una situazione, un’idea, un’opinione, descrivono un ambiente o una persona.
C’è stato un incidente in autostrada.
Il tuo dolce è ottimo.
Gli elettroni ruotano intono al nucleo.
2 Le interrogative si riconoscono dal punto interrogativo.
Verresti con me al cinema?
A che ora apre il negozio?
3 Le esclamative si riconoscono dal punto esclamativo.
Che bel film!
Quale errore! ( predicato verbale sottinteso: abbiamo commesso )
4 Le proposizioni volitive contengono un ordine o un divieto, non sempre hanno il punto esclamativo.
Stai fermo!
Non parlare!
Mi faccia vedere patente e libretto.
5 Le desiderative esprimono al condizionale un desiderio ( la stessa frase all’indicativo suonerebbe come un ordine ) e al congiuntivo un rimpianto o un augurio.
Vorrei un caffè.
( Piove forte ) Fossimo rimasti a casa!
Siate sempre orgogliosi di vostro fratello!
La proposizione desiderativa è una frase indipendente, ma spesso è introdotta da una congiunzione o da una locuzione che sottolinea il concetto di desiderio o di augurio.
Se solo me l’avessi detto!
6 Le incidentali sono frasi principali che si inseriscono tra il soggetto e il predicato di un’altra principale. Non hanno alcun legame sintattico con l’altra principale.
Il latte, come tutti sanno ( prop. incidentale ), provoca numerose allergie.
Il latte, che ti ho consigliato ( prop. subordinata, il che pronome relativo ha un legame sintattico con l’altra frase, si riferisce e sostituisce latte ), viene venduto sotto casa mia.
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